Ruoli e Tecnica

LA PATTUGLIA ED I RUOLI

Quando il gioco diviene più organizzato si inizia a sentire la necessità di identificare dei ruoli specifici per i giocatori che consenta loro di sfruttare a pieno le proprie caratteristiche.

I ruoli più importanti sono quelli dello SCOUT, delCAPOSQUADRA, del CARTOGRAFO/NAVIGATORE, delMITRAGLIERE, dell’ALA, la SICUREZZA e lo SNIPER (tiratore scelto).

Oltre a queste funzioni, specifiche per il gioco, ci saranno altre funzioni che potranno essere assegnate quali l’INFERMIERE, l’ARTIFICIERE e/o ELETTROTECNICO, l’esperto inTELECOMUNICAZIONI.

Ogni ruolo, che ora andremo a vedere nello specifico, avrà (o per lo meno dovrebbe avere) a propria disposizione un certo tipo di attrezzatura utile allo scopo specifico cui è addestrato.

Quando si identificano i ruoli dei giocatori si inizia anche a parlare di PATTUGLIA, che rappresenta un organismo tattico complesso costituito da un certo numero di operatori, divisi, possibilmente, in COPPIE e BRICK.

Ogni ruolo sopra riportato, richiede delle caratteristiche particolari ed è compito dei giocatori più esperti e,principalmente, dei dirigenti dell’associazione, individuare nei neofiti le inclinazioni personali e le aspettative di ognuno per impostare il loro gioco nel modo più adatto.


LA COPPIA

La COPPIA è, infatti, l’elemento tattico di base, ovvero il mattone con il quale si costruisce una pattuglia ed è costituita da due operatori che, allenandosi e giocando insieme,interagiscono direttamente, fornendosi aiuto, copertura e completandosi nello svolgimento della funzione assegnata.
E’ ovvio che durante il gioco può accadere che uno dei due possa essere eliminato, ma, in linea di massima, la coppia deve continuare a sussistere, quindi, in questo caso, due compagni di squadra “scoppiati” possono aggregarsi e continuare il gioco insieme.

IL BRICK E LA PATTUGLIA

Il brick (“mattone” in inglese) è costituito da due coppie e costituisce l’unità operativa minima costituita che contenga tutti gli elementi base della pattuglia: uno scout, un navigatore, un caposquadra ed un mitragliere.
La pattuglia “ottimale” di 8 operatori dovrebbe essere costituita da due brick uno dei quali è il principale mentre il secondo è di supporto. Il primo fornisce il caposquadra, il navigatore e gli occhi, mentre il secondo fornisce il vicecaposquadra, la sicurezza e gli specialisti.

LE POSIZIONI

La posizione di ogni operatore in pattuglia, come è visibile nella figura, è relativa alla sua funzione, quindi, ovviamente le posizioni 1 e 2 saranno ricoperte dagli scout, la posizione 3 e 4 sarà ricoperta dal caposquadra e dal navigatore, la 5 e la 6 dal supporto (mitragliere, ali, specialisti) e la 7 e la 8 dalla sicurezza con il vicecaposquadra in posizione 7 (il vice non può essere in coppia, o comunque troppo vicino al caposquadra, per non correre il rischio di veder decapitato il comando della pattuglia con un colpo solo in un eventuale agguato).
Queste posizioni sono più evidenti quando la pattuglia si muove in colonna mentre lo sono molto meno se la pattuglia si muove in altre formazioni, come ad esempio a CUNEO o in LINEA o ancora in formazione APERTA.


GLI SCOUT

Sono gli occhi della pattuglia in movimento, hanno la funzione di guidare la squadra sul percorso percorso indicato dal navigatore e/o dal caposquadra. Normalmente, nella coppia scout, tutti e due gli operatori dovrebbero avere caratteristiche simili, silenziosità, riflessi ed istinto cacciatore moltopronunciato sono le doti principali, poi, l’esperienza, insegnerà loro a riconoscere una traccia, un sentiero o un passaggio dove altri non lo vedono. Devono essere capaci di intuire una imboscata prima di caderci e devono avere un buon senso dell’orientamento. E’ sicuramente uno dei ruoli più affascinanti.

IL CAPOSQUADRA

Ruolo di grande responsabilità, al pari del cartografo, ha il compito di decidere la tattica, di decidere il tipo di movimento della pattuglia, di scegliere tra le opzioni fornite dal cartografo.
Solitamente le caratteristiche del caposquadra sono l’esperienza, la freddezza, la fantasia e la leadership. E’ necessario che sia riconosciuto come capo dagli altri operatori che devono porre in lui grande fiducia.
Può essere al contempo anche mitragliere della pattuglia e guidare, sotto la sua copertura, la pattuglia all’assalto di una postazione. Negli Hell’s Brigade il caposquadra viene di volta in volta designato dal Direttivo (può anche essere sempre lo stesso, ma non mantiene il suo ruolo per “grazia ricevuta”,bensì per le capacità e le caratteristiche dimonùstrate sul campo) ed ha l’incarico di analizzare la missione di gara e di scegliere i giocatori che faranno parte della sua pattuglia, e basando le sue scelte sull’analisi effettuata e sul rendimento dei giocatori. Le sue scelte sul campo sono insindacabili, ma sarà soggetto ad uno scambio costruttivo a fine gara sull’andamento della stessa. Oneri ed Onori…..

IL CARTOGRAFO/NAVIGATORE

Come descritto anche nella sezione “ATTIVITA’ CORRELATE”, il ruolo del cartografo, in gara, è essenziale. E’ lui infatti che guida la squadra e, alle spalle degli scout ed a fianco del caposquadra, guida ed indirizza il procedere della pattuglia.
Normalmente la sua posizione in pattuglia è la terza o laquarta, solitamente in coppia con il caposquadra. Sull’obiettivo, dove momentaneamente il suo ruolo non è necessario, deve fornire supporto al caposquadra e fornirgli la copertura di sicurezza.

IL MITRAGLIERE

Il mitragliere deve fornire il supporto di fuoco al movimento degli altri operatori, deve essere organizzato per avere con se una grande quantità di munizioni e deve avere un fucile che garantisca un grande volume di fuoco. Normalmente sono consigliabili, per questo ruolo, le SAW (mitragliatori come la MINIMI o l’M60) o fucili dotati di caricatori a tamburo o elettrici (vedi CARICATORI).

LE ALI

Il ruolo di “Ala” non è, di fatto, un ruolo vero e proprio dato che qualunque membro della squadra può trovarsi nella condizione di svolgerlo. L’ala è, comunque, colui che, in previsione di un ingaggio o di un agguato, ha il compito di staccarsi dal corpo centrale della pattuglia ed aggirare i fianchdell’avversario per prenderlo alle spalle. E’ un ruolo che richiede molta velocità e senso dell’orientamento dato che è facile perdere di vista la squadra e non arrivare in tempo per ingaggiare l’avversario ancora distratto. Solitamente l’operatore che viene indicato per il ruolo di Ala è in una delle posizioni di coda della pattuglia ed ha le stesse caratteristiche di uno scout.

LA SICUREZZA

L’operatore di sicurezza è colui che si occupa di vigilare sui compagni di squadra e che si preoccupa di verificare ogni possibile pericolo per gli specialisti, svolgendo, di fatto, un ruolo molto simile a quello delle scorte. L’operatore di sicurezza può trovarsi in coppia con chiunque nella squadra, e svolge anche il ruolo di retroguardia. Se sbaglia, la squadra può essere eliminata in pochi istanti.

LO SNIPER (IL TIRATORE SCELTO)

Elemento poco utilizzato nel softair in generale, principalmente a causa della limitata potenza e precisione dei fucili che, dovendo rimanere tutti al di sotto della potenza di un Joule, non ha quel vantaggio che nella realtà invece ha, questo ruolo mantiene un grande fascino e, al contempo, una grande difficoltà. Infatti non tutti possono fare lo sniper. Non basta saper sparare con precisione: ci vuole sangue freddo, lacapacità di muoversi silenziosamente a breve distanza dagli avversari, si deve essere padroni delle tecniche di mimetizzazione. In alcune gare il ruolo di sniper viene utilizzato, ma difficilmente di giorno. L’attrezzatura dello sniper è un buon fucile preciso e con una ottica luminosa, una rete di foglie o un gillie suit, un completo mimetico di tipo tridimensionale (i classici cespugli che si muovono).


LE FORMAZIONI

Nel movimento della pattuglia, la conformazione del terreno, la tipologia della missione o il numero stesso dei componenti che ne fanno parte, rappresentano elementi che possono richiedere la modifica dello schieramento degli uomini impegnati.
Le formazioni più utilizzate sono la COLONNA, la DOPPIA COLONNA, Il CUNEO (o a V), il DIAMANTE, la V rovescia, la LINEA, la ECHELON DESTRA E SINISTRA.
Per quello che è la mia esperienza di comando le più usate sono la COLONNA, la DOPPIA COLONNA, il CUNEO, il DIAMANTE e la LINEA.

 

FORMAZIONE A COLONNA

Utilizzata negli spostamenti lungo bordi o in spazi relativamente stretti, è la più usata nei boschi. Il problema di questo tipo di formazione è la comunicazione, la scarsa potenza di fuoco esprimibile nelle direzioni di testa e di coda e la difficoltà di copertura. A favore di questa formazione c’è l’agilità, la possibilità di marciare in condizioni di scarsa visibilità senza perdere il contatto. In questa formazione il caposquadra è, solitamente, in posizione 3.
La doppia colonna è una variante ed è utilizzata su strade o su radure per mantenere il controllo di entrambe i lati, tuttavia rimane molto esposta al fuoco nemico.

 

FORMAZIONE A CUNEO

La formazione a cuneo è una formazione d’attacco con che viene usata in diverse condizioni, solitamente quando c’è un certo spazio di manovra ed è necessario controllare il percorso.
Quando, ad esempio si marcia con un fosso su un lato ed il boschivo dall’altra, la formazione a cuneo consente di controllare i fianchi meglio della formazione a colonna, consentendo alle ali di trovarsi avvantaggiate per contrastare eventuali attacchi sui fianchi. Come la formazione in linea, è utile nel caso non si voglia rischiare di lasciar dietro qualche “dormiente” (cecchini nascosti che lasciano passare la pattuglia per poterla attaccare alle spalle).
Nel caso cui sono prevedibili attacchi sul retro della pattuglia, può essere utilizzata la formazione a DIAMANTE, ovvero una formazione nella quale i componenti della pattuglia sono disposti su una circonferenza.

 

FORMAZIONE IN LINEA

Questa formazione può essere utilizzata nel caso di ampi spazi di manovra ed in fase di attacco. Può essere anche utilizzata per la ricerca di waypoint o tracce. Garantisce la massima potenza di fuoco su un obiettivo e, al contempo, da la possibilità alle ali di sganciarsi rapidamente per attaccare sui fianchi. Quando è necessario attaccare in campo aperto una postazione la formazione in linea è essenziale per evitare che una unica raffica possa eliminare più giocatori e per mantenere sempre sotto copertura il bersaglio facendo avanzare a fasi alterne le coppie o gli uomini (es. 1-3-5-7 fanno coperura e 2-4-6-8 scattano avanti fino a prendere posizione di copertura per consentire l’avanzamento dei dispari). Le formazioni del tipo “Echelon” destra e sinistra (linea diagonale nel senso di marcia) sono delle varianti della linea.

TATTICHE DI ATTACCO

Le tattiche di attacco sono, ovviamente, relative al tipo di obiettivo che si deve affrontare, quindi la condizione ottimale per portare un attacco ad una postazione è di riuscire a fare una acquisizione obiettivo, ovvero uno studio delle difese svolto in occultamento, prima di lanciare l’attacco. Ove questo non fosse possibile, si devono preparare preventivamente, in fase di allenamento, degli schemi di attacco su diverse ipotesi di strutture difensive.
In caso di strutture difensive
 con ampio raggio visuale e con bunker posti in posizione angolare potrebbe essere indicato un attacco sulla linea diagonale con una alta concentrazione di fuoco su una singola postazione per volta, in modo da sfondare le difese in un punto ed usare le stesse difese a proprio vantaggio, invece nel caso la difesa sia composta da più postazioni in linea, a causa della loro possibilità di incrociare il fuoco sul fronte, dovrebbero essere attaccate dal lato, mentre alcuni elementi dotati da una buona gittata dovrebbero tenere occupate le difese su un altro lato. Ovviamente però queste indicazioni sono molto generiche, ma insieme a tante altre, possono dare al caposquadra delle idee su come prendere ogni obiettivo gli si presenti.

TATTICHE DI DIFESA

La difesa di una postazione può essere molto più difficile di quanto non possa sembrare, infatti posizionare un bunker nel posto sbagliato può essere l’equivalente di tenere una porta aperta all’avversario. Oltre a questo è da considerare il tipo di difesa che si può fare, secondo le regole impostate prima dell’inizio del gioco, ossia se la difesa prevede il movimento dei difensori e, in caso affermativo, il raggio di movimento, oppure se è prevista la difesa attiva, cioè la possibilità per i membri della difesa, di aggirare l’avversario per colpirlo alle spalle. In linea di massima, comunque, le postazioni difensive devono essere disposte tenendo conto della conformazione del terreno e delle possibili linee di attacco, cercando di mantenere una copertura reciproca tra le postazioni e devono consentire, a chi è nella postazione, una rapida ritirata in caso di emergenza. Oltre a tutto questo è necessario considerare anche il tipo di ASG disponibili: le ASG con la maggior potenza di fuoco dovrebbero essere poste ove il settore di tiro sia abbastanza ampio e lungo per sfruttare al massimo tali caratteristiche, invece le ASG corte o, comunque, con limitata capacità di saturazione devono essere utilizzate egli spazi ristretti a ridosso dell’obiettivo, dove la sorpresa possa dare il massimo vantaggio contro l’avversario.